I San Bernardo in azione – ieri e oggi
Foto: © Collection Vuyet, Fondation Barry
Pensando alla Svizzera vengono subito in mente i cani San Bernardo seduti al sole con la loro botticella al collo sullo sfondo delle alte montagne. Tuttavia questi cani sono stati utilizzati da sempre nei modi più svariati, che vi raccontiamo in questa edizione.
Il ruolo dei San Bernardo nei tempi antichi
Fino al XIX secolo inoltrato, i cani rappresentavano in primo luogo animali da lavoro con funzioni precise : facevano la guardia, ricercavano tracce e trasportavano carichi. Solo i principi e altre personalità di spicco potevano permettersi di possedere cani per puro intrattenimento.
Cani da salvataggio
Presso il loro luogo d’origine, l'Ospizio del Gran San Bernardo, questi cani aiutavano i canonici fin da metà del XVII secolo. In origine, essi venivano utilizzati come cani da guardia e da difesa dell’Ospizio che, fin dalla sua fondazione, era solito mantenere i propri battenti sempre aperti per accogliere i viaggiatori.
Successivamente i cani
assunsero un ruolo importante sul fronte dei salvataggi. In inverno i
servitori dell’Ospizio, chiamati « Marronniers », accompagnati dai loro
cani, dovevano percorrere ogni giorno il cammino dell’Ospizio verso Nord
e verso Sud. È soprattutto in caso di tempesta, di nebbia o
di nevicate che si mettevano alla ricerca di viandanti smarriti o
infortunati. Il fiuto dei loro compagni a quattro zampe era molto prezioso. Questa missione
vide la fine con l'inaugurazione del tunnel del Gran San Bernardo nel 1964.
