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Barry News 05/22


Il biker e il San Bernardo

A causa di un grave scherzo del destino, il 65enne Marcel Kürsteiner ha dovuto sottoporsi a una riabilitazione approfondita presso il Centro svizzero per paraplegici (CSP) di Nottwil. La femmina San Bernardo Xenia, che collabora con «Barry aiuta», ha svolto un ruolo importante. Originario di Zurigo, Kürsteiner vive da molti anni a Vétroz, nella sua patria d’adozione, il Vallese. Ora, a casa sua ha avuto modo di ritrovare la cagnolina che lo ha aiutato a trovare la motivazione per il lungo viaggio di ritorno alla vita di tutti i giorni.

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Alla ricerca della libertà

La sua passione sono sempre state le moto di grossa cilindrata. « Tutto è cominciato con una Vespa », racconta con una risata Marcel Kürsteiner. « L’interesse per le moto è poi cresciuto senza sosta, portandomi anche negli Stati Uniti. » Si prende tre mesi per godersi la libertà su due ruote, percorrendo anche la leggendaria Route 66.

Il membro del club motociclistico Valais Chapter si sente realizzato ogni volta che parte per un giro con il trike. Un giorno del 2019, nelle Alpi francesi, sta uscendo come al solito dal garage sotterraneo, quando l’acceleratore rimane bloccato e lui non riesce più a frenare. È inevitabile lo scontro con un’auto e un pilastro in cemento, cui seguono due mesi di coma all’ospedale di Grenoble.

Dalla Francia, Marcel Kürsteiner viene poi trasferito al Centro svizzero per paraplegici, dove deve seguire una riabilitazione estenuante. Spesso pensa a tutto ciò che non potrà più fare e viene colto dalla depressione. Ama gli animali e accetta quindi di cominciare una terapia assistita con gli animali, nella speranza che ciò gli tiri su il morale.

Xenia, il suo supporto morale

Un giorno arriva zampettando in camera un’ospite speciale : Xenia, una giovane femmina San Bernardo della Fondation Barry di Martigny (VS). I collaboratori della fondazione portano regolarmente in visita i loro cani dai pazienti di Nottwil. I San Bernardo offrono nuovi approcci ergoterapeutici e sono utili anche nell’ambito della riabilitazione psicosociale.

« Mi si è aperto il cuore », afferma Marcel Kürsteiner ogni volta che ripensa a quegli incontri. Accarezzava Xenia, le dava qualche crocchetta e impartiva qualche semplice comando a cui lei reagiva subito. Per un paraplegico come lui sono stati momenti determinanti : « Xenia mi ha permesso di rendermi conto di tutto ciò che ancora riuscivo a fare. »

Durante la nostra conversazione giunge una sorpresa : la Fondation Barry ha fatto in modo di portare Xenia con il suo educatore Koni Seiler a Vétroz. Rivedersi è una gioia, Xenia riconosce subito l’ex paziente e anche lui sottolinea : « Se non fosse stata Xenia ma un altro San Bernardo, me ne sarei accorto subito. L’intesa creatasi subito tra di noi c’è ancora. »

La visita di Xenia infonde nuovo coraggio a Marcel Kürsteiner. Adesso vuole realizzare il suo grande sogno: ripartire all’avventura con un trike adattato. A breve potreste incontrarlo sulle strade di montagna del Vallese.

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Testo : Centro svizzero per paraplegici (CSP)
Foto : Sébastien Agnetti

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